La denuncia di Papa Francesco sulla guerra tra Russia e Ucraina
di Antonino Giannone
Oggi, 25 marzo 2022, alle 17, Papa Francesco consacrerà alla Madonna “la Chiesa e l’umanità intera, in modo speciale la Russia e l’Ucraina”.
Papa Francesco ha detto: “Mi sono vergognato quando ho letto che un gruppo di Stati si è compromesso a spendere credo il 2% del Pil per comprare armi come risposta a quello che sta accadendo. Una pazzia”.
Si tratta di una forte denuncia sulla guerra tra Russia e Ucraina
Non si può non condividere questa affermazione di Papa Francesco, cristiani e non cristiani!
Le oltre settanta associazioni che hanno dato vita alla Pubblica Agenda “SUI TETTI” ,[1] alla quale aderisce anche il Comitato Scientifico della Fondazione Democrazia cristiana /Fiorentino Sullo, in una nota affermano che
«l’iniziativa del Papa appare l’impegno pubblico più ragionevole e credibile perché “cessi la guerra” e con essa l’aggressione all’Ucraina». «E’ davvero il gesto più ragionevole – spiegano- perché è l’unico a offrire a tutto il mondo e a ciascuno di noi le “ragioni” che sono al tempo stesso l’origine della tragedia in corso e la leva della speranza».
Il comunicato delle 70 Associazioni continua così: «L’atto di consacrazione alla Vergine di Fatima della Russia e dell’Ucraina – – è, insieme con l’affidamento della sorte di queste due Nazioni, dell’Europa e del mondo nelle mani della Regina della Pace, la manifestazione di fede nell’aiuto di Colui che può tutto, e la consapevolezza della limitatezza e contraddittorietà degli sforzi umani”.
Richiama i credenti a riconoscere il senso cristiano della Storia, e con esso, attraverso il Cuore della Madre, quel Cristo che della Storia è il centro.
Conferisce agli eventi tragici che stiamo vivendo la necessaria dimensione verticale, sulla scia del magistero dei Pontefici precedenti, e in particolare di S Giovanni Paolo II, che quella consacrazione ha voluto nel 1984 e che ha concorso alla caduta dei Muri della vergogna».
Con i problemi di fame, di miseria, di acqua non potabile, di inquinamento e … chi più ne ha più ne metta … compriamo armi per combattere Chi? La Russia? La Cina? Le armi atomiche?
Povero Tolstoj.
La non violenza per Tolstoj non significava limitarsi a non usare le armi o a non uccidere. Essa includeva anche di evitare di offendere il prossimo, di ingiuriarlo, di scandalizzarlo e persino di doversene difendere in caso di aggressione da parte sua. Insomma, ciò che Gesù aveva sommamente saputo fare.
Papa Francesco – osserva ancora l’Agenda SUI TETTI- pone infatti la domanda più semplice e radicale: “Perché abbiamo smarrito la via della pace?”, proponendo la risposta più lucida: “Ci siamo ammalati di avidità, ci siamo rinchiusi in interessi nazionalisti, ci siamo lasciati inaridire dall’indifferenza e paralizzare dall’egoismo. Abbiamo preferito ignorare Dio, convivere con le nostre falsità, alimentare l’aggressività, sopprimere vite e accumulare armi, dimenticandoci che siamo custodi del nostro prossimo e della stessa casa comune.
Abbiamo smarrito l’umanità, abbiamo sciupato la pace. Siamo diventati capaci di ogni violenza e distruzione”».
Richiamiamo l’attenzione sui ripetuti appelli che vengono rivolti ogni anno[2] ai grandi della Terra quando si riuniscono nel SUMMIT di Davos: L’8% della popolazione mondiale detiene il 90% delle risorse del pianeta e aggiungiamo dicendolo Sui Tetti: che con disinvoltura e con scarsa Responsabilità etica, i potentati finanziari della Terra giocano a fare la guerra. Pazzesco.
Un amico cristiano ha detto: “Gesù ha deciso di tornare nella tomba. Non vuole più vedere questa umanità per la quale si è sacrificato”
Antonino Giannone^
[1] Manifestazione del 9 Marzo all’Angelicum di Roma con Lezione Magistrale del Card. Pietro Parolin [2] Rapporti di OXFAM
^ Prof. Leadership and Ethics, Presidente Comitato Scientifico Fondazione Democrazia cristiana /Fiorentino Sullo.