Facciamo seguito al precedente articolo sull’elezione del Presidente della Repubblica nel quale sono state riportati gli Articoli della Costituzione che spiegano il significato di questa elezione e delle caratteristiche del profilo che dovrebbe avere il Presidente che deve garantire per 7 anni l’unità della Nazione ed essere imparziale rispetto agli interessi di parte dei diversi Partiti politici. In questo articolo, commentiamo l’avvenuta elezione del Presidente della Repubblica che ha confermato il Presidente uscente: Sergio Mattarella.
“Una politica priva di etica non incrementa il benessere dell’umanità; un’esistenza priva di morale abbassa gli esseri umani al livello degli animali” questa citazione del Dalai Lama introduce il nostro modesto commento sulla settimana delle votazioni per l’elezione del Presidente della Repubblica da parte di oltre 1000 grandi elettori a Roma, mentre gli italiani sono alle prese con gravi problemi di disagio per l’emergenza Covid/Omicron e per i riflessi negativi sull’economia, con i gravi problemi delle bollette di energia con importi anche quintuplicati che nel caso delle imprese rischiano di metterle fuori competizione con le imprese straniere (esempio le imprese francesi) che hanno un basso costo dell’energia perché i loro Governi non hanno rinunciato oltre 30 anni fa alle centrali nucleari, come invece fece il nostro Paese. Nella settimana dell’elezione del Presidente, nei protagonisti politici, nelle loro frequenti presenze nelle trasmissioni televisive, parlando esclusivamente del tema dell’elezione, è stato del tutto evidente riscontrare un’ assenza di visione a ricercare una soluzione condivisa, una mancanza di Responsabilità Etica per l’assenza di riferimenti nei loro interventi alle gravi situazioni esistenti a livello interno e internazionale che esigevano di non dover prolungare lo spettacolo inconcludente di non sapere condividere un nome di Presidente nelle prime sette votazioni.
La privilegiata condizione sociale degli oltre 1000 grandi elettori, ha finito per accrescere l’indifferenza dei cittadini per la loro funzione di rappresentanza e quella dei loro leader politici che non sono riusciti ad accordarsi su un nome che avrebbero potuto iniziare a scegliere nei mesi precedenti. È apparso sempre più evidente il malumore dei cittadini intervistati per l’alta retribuzione parlamentare che risulta indipendente dalla qualità delle prestazioni.
Inoltre in questa legislatura si è attivata una selezione al peggio del personale politico, in cui prevale chi aspira a un proprio vantaggio privato su chi ambisce a svolgere una funzione pubblica e ideale. L’idea dei “grillini” (letteralmente: followers del comico Beppe Grillo) , maggioranza relativa, che “uno vale uno” è stata deleteria per questa legislatura e soprattutto per l’esempio diseducativo fornito ai giovani Millennials.
Si registra uno scollamento crescente tra Cittadini e Movimenti e Partiti, questi ultimi si affannano a parlare troppo di se stessi, dei propri rapporti interni e delle alleanze coi propri simili, cioè con altri Partiti, piuttosto che di obiettivi socio- economici e di rappresentanza istituzionale storica da raggiungere. A Roma hanno votato l’11,33% dei Cittadini alle elezioni supplettive in Parlamento per il seggio lasciato libero da Roberto Gualtieri, eletto Sindaco di Roma! Incredibile l’11,33% ma è pur vero ed è un segnale inequivocabile dell’allontanamento dei cittadini da questo modo di fare politica, aggiungiamo, senza Etica ovvero senza Valori etici da tutelare per il Bene Comune.
Si vede, dunque l’assenza di una responsabilità etica nella politica, sempre più con la p minuscola, mentre i movimenti sociali oscillano tra interessi particolari o localistici.
I partiti e il ceto politico si sono affaticati nella propria autoconservazione, ovvero nella gestione del proprio “particulare” privilegiato: raggiungere la pensione nei prossimi 7 mesi cioè fare durare il Parlamento altri sette mesi ed accettare di rinominare il Presidente uscente per altri sette anni, avendo la garanzia che non scioglierà le Camere prima del 2023!.
Così dopo 7 votazioni a vuoto, siamo ritornati come nel gioco dell’oca alla casellina iniziale: Sergio Mattarella, pur se la Costituzione ammette la rielezione solo per una gravissima emergenza che allo stato attuale non c’è.
Appare evidente ai giovani Millennials che manca nei politici l’ambizione, cioè l’immaginazione, il progetto e la prospettiva storica, la passione per la ricerca del Bene Comune. Suonano di grande attualità dopo tanti decenni le considerazioni di Alexis de Tocqueville: «Penso che gli arrivisti delle democrazie siano quelli che si preoccupano meno di tutti gli altri del futuro: soltanto il momento attuale li preoccupa e li assorbe. Essi amano il successo più che la gloria. Ciò che desiderano soprattutto è l’obbedienza. Ciò che vogliono soprattutto è dominare……Confesso che mi fa molto meno paura, per le società democratiche, l’audacia che non la meschinità dei desideri; ciò che mi sembra da paventare di più è che l’ambizione possa perdere il suo slancio e la sua grandezza; che le passioni umane si plachino e insieme si abbassino, talché l’andamento di tutto il corpo sociale si faccia ogni giorno più tranquillo e meno alto”.[1]
Alcune considerazioni di buon senso che ci vengono dalla cultura liberal popolare, sono eloquenti al riguardo: la qualità di una politica dovrebbe essere determinata dalla qualità dei suoi fini, ma la democrazia è insieme un mezzo e un fine da realizzare. Nella democrazia fini e mezzi trascolorano gli uni negli altri: il metodo democratico implica l’attivazione dei cittadini, ma l’attivazione dei cittadini è il fine stesso della democrazia; l’uguaglianza dei cittadini è il fine sociale della democrazia.
Nella realtà assistiamo , da numerosi anni, e l’elezione del Presidente della Repubblica è un’ulteriore conferma che in Italia un cittadino che non provenga dalla cultura socialista o catto – comunista non possa essere eletto Presidente della Repubblica.
Ecco dunque alcuni interrogativi che richiedono un’urgente risposta dalla Politica.
Si può affermare che il bipolarismo delle alleanze politiche di Destra e di Sinistra ha fallito?
Si può dire che servirebbe una nuova legge proporzionale che consenta la nascita di un Centro politico che sappia aggregare: i Popolari, i Democristiani, i Liberali, i Moderati Riformisti , i Verdi ispirati alla Laudato Sì di Papa Francesco, con uno sbarramento al 5%? Oppure NO?
Il cambio della legge elettorale e/o l’elezione del Presidente della Repubblica direttamente da parte dei Cittadini con una modifica verso il Semi Presidenzialismo, potranno ridare Responsabilità etica ai politici, ai leader della Politica con la P maiuscola?
Vedremo cosa accadrà in questi 15 mesi di Governo Draghi, prima delle elezioni politiche nel 2023. Non essendo un politologo, non lo sappiamo, ma pensiamo francamente che questi cambiamenti da molti auspicati da tempo, potranno migliorare solo parzialmente il sistema politico, ma non certamente trasmettere l’Etica politica. Per questo risultato, bisognerà attendere molto tempo per dare un’ampia e alta formazione alla classe dirigente a tutti i livelli e in particolare ai politici e ai Leader specie nelle materie di Strategia, Leadership ed Etica, ma anche di Storia, Geografia e Inglese competenze e skills notoriamente mancanti in molti di loro che hanno anche responsabilità istituzionali.
Auguriamo al Presidente Sergio Mattarella di continuare a Servire il Paese con la stessa lungimiranza dei primi 7 anni anche se sarà molto difficile la prossima navigazione, visto lo scollamento tra tutti i Partiti. Chissà se il Presidente se la sentirà di arrivare al suo quattordicesimo anno di “Regno” cioè al 2029, quando chi scrive certamente avrà forse finito il Viaggio quaggiù.
^ Antonino. Giannone, Docente di Management, Leadership and Ethics. Presidente Comitato Scientifico Fondazione Democrazia Cristiana/Fiorentino Sullo
[1] Alexis de Tocqueville, De là democratie in Amerique Ed. Rizzoli, 2011.