Assemblea dei Soci “Verde è Popolare” di Antonino Giannone
Verde è Popolare è un Movimento politico, che non si colloca politicamente né con la Destra né con la Sinistra, ma al Centro.
Alle prossime elezioni politiche sarà una lista elettorale che aggrega persone, partiti, movimenti con un logo, un programma e valori etici condivisi.
Questo ha deciso l’Assemblea dei Soci riunita, il 27 Novembre a Roma, a Palazzo Grassi in via Merulana e presieduta dai tre Fondatori:
Paola Balducci- Tommaso Marvasi- Gianfranco Rotondi.
Ha illustrato i lavori Giampiero Catone per la formazione delle Commissioni:
– Programma
– Regolamento per i Circoli sui Territori
– Etica per il codice etico
L’attività sarà gestita con una Piattaforma web per le comunicazioni e per le votazioni dei Soci.
Saranno costituiti Circoli in tutte le Regioni e Città dove si riuscirà a farlo in tempi brevi e le quote sociali degli aderenti ai Circoli resteranno in gestione ai Circoli sui Territori.
Moderatrice dei Lavori è stata la giornalista Anna La Rosa.
Numerosi gli interventi di politici che si riconoscono in questo nuovo percorso, citiamo: Enzo Rivellini (Napoli Capitale) – Giuseppe Gargani (Federazione Popolare e Democristiani) – Mario Tassone (NCDU) e di Soci: Elena Ruo, Angelica Bianco, Davide Bernardini e di numerosi giovani di cultura liberale e con esperienza politica con i Verdi.
Il Popolarismo è dunque l’ultima cultura politica credibile (Gargani) e si arricchirà dei valori dell’ecologia integrale e dell’Etica ecologica con i Verdi che condividono questa visione della tutela del Creato, dell’ambiente. Green Economy ed Economy della Laudato Sì di Papa Francesco, ci danno indicazioni su: cosa si può e si deve fare per proteggere il pianeta e consegnarlo migliore di come lo abbiamo trovato, alle generazioni future.
L’incontro di queste due culture: Verdi e Popolari, Laici e Cristiano- Sociali, che nei decenni scorsi sono rimaste lontane, sta avvenendo progressivamente da quando si sono svolti i Convegni di Saint Vincent del 2020 e del 2021 nel segno della Laudato Sì di Papa Francesco.
È stato deciso che si raccoglieranno le 66.000 firme per essere autonomi e indipendenti in caso di elezioni anticipate ad aprile/maggio, con l’obiettivo di raggiungere la soglia minima per entrare in Parlamento.
I politici uscenti dal Parlamento, che aderiscono e aderiranno a Verde è Popolare, si mettono in gioco senza altre opzioni come stanno facendo politici dei cespugli dell’area democristiana che trattano con le Segreterie dei Partiti per essere candidati nel Maggioritario in un Collegio sicuro.
Siccome ogni Progetto politico per una credibilità e durata ha bisogno di una cultura di riferimento, come ha precisato Antonino Giannone, Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Democrazia Cristiana/Fiorentino Sullo, lo stesso C.S. si mette a disposizione di Verde è Popolare e accrescerà il numero (89) dei suoi Esperti con nuovi membri, provenienti dai Verdi per elaborare proposte per risoluzione di problemi critici e per svolgere l’attività di una Schola di formazione politica.
La Mission culturale comune è quella dei 6 pilastri:
– Umanesimo Integrale per lo sviluppo della persona al centro con la sua dignità;
– Popolarismo e Personalismo. I Testimoni dell’Italia, 5^ potenza industriale nel 1987;
– Dottrina Sociale della Chiesa;
– Ecologia integrale ed Etica ecologica con i principi della Laudato Sì di Papa Francesco.
– Costituzione della Repubblica Italiana
– CEDU (Carta Europea dei Diritti Umani)
Portavoce di Verde è Popolare è stata nominata Paola Balducci, membro laico del Consiglio Superiore della Magistratura, che ha illustrato il suo percorso di vita politica con i Verdi.
Gli Amici Verdi che adesso sono convinti di fare questo cammino in Verde è Popolare sono quelli che si ispirano alla Laudato Si, insieme agli eredi Liberi e Forti di Don Luigi Sturzo.
Sono convinto che con i Verdi e i tanti giovani che si ispirano alla Laudato Sì, il Popolarismo si arricchirà della cultura che difende l’ambiente, non come feticcio, ma con il pragmatismo legato allo sviluppo economico e sociale dell’era digitale e potrà diventare la cultura di base per una più grande aggregazione politica di Centro che darà stabilità alla Governance dell’Italia.
A cura della Comunicazione del Comitato Scientifico Fondazione Dc/Fiorentino Sullo