In memoria di Remo Gaspari, nella ricorrenza del centenario della nascita e del decimo anniversario della scomparsa, si è tenuta una celebrazione liturgica nella cappella annessa alla Camera dei Deputati. L’iniziativa è stata promossa dal quotidiano La Discussione e dalla Fondazione Democrazia cristiana/ Fiorentino Sullo.
A officiare il sacro rito è stato mons. Gianni Fusco segretario generale UAC (Unione Apostolica del Clero) e docente di Teologia dogmatica, LUMSA. È stato presente il prof. Achille Lucio Gaspari , unico figlio del compianto ministro democristiano.
Sono intervenuti gli onorevoli Gianfranco Rotondi, Giampiero Catone, Francesco De Luca e molti amici dell’on. Gaspari, tra cui Luciano Sgrigna, Paola Trolli, Mirella Mancini, Amato Nicola di Tanna, la Marchesa Maria Clotilde Carrassi del Villar, Elda Olin, Alessandro Porro.
La lettura biblica è stata eseguita da Angelica Bianco, giornalista e presidente in Abruzzo della Fondazione Democrazia cristiana/Fiorentino Sullo. Mons. Gianni Fusco ha pronunciato sobrie parole di apprezzamento per l’opera dell’indimenticabile leader abruzzese. Il prof. Antonino Giannone, Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione, ha inviato a Lucio Gaspari il suo ricordo personale di Remo Gaspari, tramite Angelica Bianco che fa parte dello stesso Comitato Scientifico.
Remo Gaspari: uno Statista, una bella Persona. Un ricordo di Antonino Giannone
Remo Gaspari è stato un Politico italiano, esponente della Democrazia Cristiana, al quale vengono unanimemente attribuiti valori etici e cristiani che in questi decenni non si riscontrano più nei Rappresentanti della Politica:
- Amore della propria terra e delle proprie origini;
- Amore della Famiglia, unita nel percorso della vita di tutti i suoi componenti. Remo Gaspari ritornava sempre nel piccolo Comune di Gissi, durante il fine settimana per stare in Famiglia, con gli Amici e concittadini ;
- Umiltà, una virtù etica che solo i grandi Leader posseggono e sanno esprimere. Gaspari resterà nel tempo un esempio per tutti
- Coraggio e Competenza, nelle scelte politiche che riuscì a prendere e che hanno modernizzato l’Abruzzo stabilmente nei decenni successivi.
Tutti i politici cercano di fare approvare provvedimenti e leggi che favoriscano l’avvio di nuove infrastrutture o attività nelle loro Regioni di origini, ma sempre con la logica di soddisfare interessi contingenti e di gruppi, ma senza una Visione di trasformazione e innovazione nel territorio che duri a lungo termine. Remo Gaspari aveva questa Visione: infatti le industrie e le attività produttive fatte sorgere in Abruzzo si sono sviluppate e sono esempio di sostegni di finanziamenti pubblici virtuosi, dopo numerosi decenni. In altre Regioni restano invece le macerie di soldi pubblici sperperati.
- Lealtà e non solo Fedeltà. Remo Gaspari sapeva distinguere gli Amici non soltanto quelli fedeli, ma anche le persone leali, non solo “i porta borse o portatori di voti”, ma “le persone con valori etici e competenze specialistiche ma leali”.
- Lavoratore instancabile, Gaspari esaminava i dettagli e si documentava quando i Tecnici gli spiegavano aspetti complessi per decisioni politiche che doveva prendere.
Queste considerazioni sono rimaste impresse nella mia memoria, pur avendo avuto modo di incontrarlo e parlargli in poche occasioni. In particolare ho avuto il piacere di conoscere il Ministro Remo Gaspari che a me giovane dirigente industria (negli anni ’70) stava per propormi un prestigioso incarico sull’Innovazione da sviluppare in un nuovo Ente: Spinsud; altri politici contrastavano questo orientamento, sostenendo che ero un dirigente troppo giovane. Prevalse una scelta per un attempato esperto e noto al sistema politico. Nella pratica, a mio avviso, venne meno la creatività, quella dei giovani e che a me veniva riconosciuta da un grande Manager come fu Ettore Massacesi, Presidente Alfa Romeo, e così l’Innovazione rimase un lungo elenco di investimenti, ma senza una Visione e che ha fatto fatica a decollare soltanto dopo decenni. La grandezza della figura di Remo Gaspari viene dai riconoscimenti dei suoi avversari politici che si sono inchinati, con rispetto e sincero rimpianto, di fronte alla sua testimonianza di Politico coerente con i principi cristiani della sua Fede, ma anche coerente con il riconoscimento che aveva nella laicità dello Stato che derivava dalla sua Formazione De Gasperiana che espresse politicamente in Azione Popolare con Arnaldo Forlani, Antonio Gava e Vincenzo Scotti.
Arrivederci Remo Gaspari,
^ A cura della Comunicazione del Comitato Scientifico della Fondazione Democrazia cristiana/Fiorentino Sullo