Pubblichiamo volentieri questa riflessione della Sen. Paola Binetti del Gruppo UDC- Forza Italia sul flop dei Navigators, che sono stati fortemente voluti dal M5S e che dovevano cercare il lavoro per i disoccupati in parcheggio…. in salotto, con il reddito di cittadinanza!
In realtà il lavoro si crea e non si trova se non c’è ……e così i Millennials restano in parcheggio e a loro si sono aggiunti gli stessi Navigators…. che di fatto non svolgono il lavoro per il quale sono stati assunti: cercare posti di lavoro da offrire a coloro che usufruiscono del reddito di cittadinanza. Un vero rompicapo assurdo all’italiana e 10 Miliardi di euro di assistenza e sussidi, ma non siamo in presenza di una politica attiva del Lavoro, come più volte ha spiegato l’esperto Natale Forlani su questo sito.^
Il flop dei navigator e gli effetti negativi del reddito di cittadinanza di Paola Binetti
“Il flop dei navigator è ormai un dato di fatto, che si intreccia profondamente agli effetti negativi del reddito di cittadinanza.
E Draghi rilancia una rivoluzione significativa, radicale speriamo, in fatto di politiche attive del lavoro.
Eppure chi non ricorda l’arrogante prosopopea con cui a inizio di legislatura venne imposta al Paese una riforma che appariva all’opposizione di allora sicuramente destinata a fallire. Ma in democrazia contano i voti e i numeri vogliono pur dire qualcosa, per cui quella maggioranza parlamentare, del tutto improvvisata ai fini dell’arte del buon governo, ha potuto imporre scelte che apparivano innovative solo a chi di politica non ne aveva mai fatta fino al allora. Del reddito di cittadinanza conosciamo ancora oggi la forte tentazione che rappresenta per chi pur potendo lavorare, oggi preferisce un reddito senza responsabilità e senza fatica.
Un reddito per cui meno si ha e meno si fa e più crescono i diritti ad avere a carico dello stato. Il Governo Draghi anche in questo segna un punto a suo favore. I navigator non sono stati affatto all’altezza del loro ruolo; hanno semplicemente sistemato se stessi, mostrandosi del tutto inadeguati ad innescare iniziative positive che incoraggiassero le persone non solo a cercare ma anche a trovare lavoro. E lo confermano i dati di questi giorni per cui accanto alla forte disoccupazione sono molti gli esercenti che non trovano chi voglia lavorare in spiaggia, nei ristoranti, negli alberghi. I classici posti stagionali delle vacanze restano vacanti senza che i navigator abbiano neppure il buon gusto di gridare allo scandalo, perché tanta gente, troppa! Si sottrae alla responsabilità del lavoro, anche perché come è noto, lavorare costa fatica.”
Lo afferma la senatrice Paola Binetti, UDC. “Draghi tra le politiche attive del lavoro pone in pole position la formazione; una formazione mirata, concreta, attenta alle esigenze del mercato, ma fatta non solo di competente tecniche, che rispondono alla domanda del cosa si fa e come si fa; ma anche alle competenze di natura più profondamente psico-sociale: perchè si fa e per chi si fa. I navigator non hanno fatto nulla in nessuno delle dimensioni descritte e la formazione offerta con proposte concrete non ha né insegnato a fare, né ha dato adeguate motivazioni sul valore del mettersi in gioco attivamente.
I navigator stanno al reddito di cittadinanza come una concausa pesante dell’immobilismo del Sistema Italia, eccessivamente sbilanciato in senso assistenziale.
Ma il paradosso anche in questo senso è che spalmando le risorse su gente che non ne ha realmente bisogno, si finisce col sottrarle a quelle persone che invece ne avrebbero assolutamente bisogno.
Mi riferisco alle persone che vivono sotto la soglia di povertà assoluta, grandi anziani soli, persone con disabilità grave o gravissima, per cui non ci sono mai sufficienti risorse per offrire loro quella che si chiama vita indipendente.
La XVIII^ legislatura è iniziata all’insegna della incompetenza,
della demagogia, dei proclami facili, sprovvisti di riscontri oggettivi.
La pandemia ha segnato uno spartiacque che ha accentuato ancor più le nostre fragilità e contraddizioni.
Ora il governo Draghi sta recuperando buon senso e senso della realtà e per questo comincia col correggere gli errori più vistosi.
Stanno per arrivare le risorse del PNRR e la cosa peggiore che si potrebbe fare è farle amministrare da persone incompetenti.
Peggio di una crisi c’è solo l’eventualità di sprecare la crisi stessa.
E sono parole di Papa Francesco, che di crisi certamente se ne intende.”
^ Premessa e grassetto, a cura della Comunicazione Comitato Scientifico Fondazione Democrazia Cristiana.