Pubblichiamo con piacere questo articolo rivolto alla Bellezza del nostro Bel Paese, in particolare all’Isola di Procida, capitale Italiana della Cultura 2022, che è stata fotografata di recente dall’astronauta giapponese Soichi Noguchi, dalla Stazione Spaziale. L’articolo ci è stato inviato dal Gen. Francesco Bianco, che è uno degli 88 Membri del Comitato Scientifico della Fondazione Democrazia Cristiana ex Fiorentino Sullo, che si articola su 22 Aree tematiche e che ha l’obiettivo di sviluppare i 6 Pilastri culturali nei Millennials e nella nuova classe dirigente, come è riportato in precedenti articoli del Comitato Scientifico.^
L’Isola di Procida, capitale Italiana della Cultura 2022, vista dalla Stazione Spaziale di Francesco Bianco
Giorni fa tutti i giornali hanno riportato la bellissima foto scattata dall’astronauta giapponese Soichi Noguchi, che riprende l’Isola di Procida, capitale Italiana della Cultura 2022. La foto è stata fatta dalla Stazione Spaziale Internazionale, a migliaia di chilometri di distanza dalla terra, ma è incredibilmente nitida e di straordinaria bellezza. Mi sono rallegrato tanto per questo “ omaggio “ dell’astronauta nipponico, che conferma ancora una volta come quel Popolo ami tanto la nostra Campania , Napoli e dintorni in particolare. Poiché, poi, la foto è stata postata sul profilo Twitter di Soichi Noguchi, è diventata subito “ virale”, come si sul dire, raggiungendo milioni di follower. Ne è venuta fuori una straordinaria ed insperata pubblicità mondiale per l’Isola di Arturo, che, diventata anche “ covid-free” per la vaccinazione di tutta la popolazione locale ( ottima iniziativa del Presidente De Luca ), attrarrà turisti da ogni parte del mondo! Ed allora, non ho potuto fare a meno di osservare quanto sia stata miope la “ politica di rilancio” della nostra Regione, almeno da un secolo ad oggi. Se solo la smettessimo di essere in polemica con il mondo intero, che ci “ trascura “, ci “dileggia”, ci “discrimina”, quasi ad aspettare da sempre che siano “ gli altri” a tirarci fuori dai problemi atavici, mentre dovremmo prendere contezza che siamo noi gli artefici del nostro destino, saremmo fuori da tante tragedie, come la disoccupazione, che molte volte, per necessità, genera anche delinquenza, il lavoro in “ nero”, la camorra, la “ pandemia” della nostra fatalità, e tanto altro. Anche quando esisteva nell’antica Civiltà Greca il concetto della Polis, dove i cittadini si sentivano legati dal solo humus dell’appartenenza all’Acropoli protettiva della loro Città-Stato , quando ci fu il pericolo dell’invasione Persiana, le città elleniche si unirono per sconfiggere il nemico Comune; così Sparta, nemica da sempre di Atene, con il suo re Leonida , alle Termopili e 300 soldati che tennero testa a più di un milione di Persiani, fece in modo che il Comandante Ateniese Temistocle potesse organizzare la difesa e sconfiggere i nemici. Ho fatto riferimento a questo dato storico, perché è ormai acclarato da secoli che l’unione fa la forza. Tutte le Polis della Grecia antica non avrebbero mai potuto sconfiggere un potente ed enorme esercito persiano se non fossero state unite! Perché, allora, non lanciare un messaggio di “ unità “ dei Cittadini della nostra Regione, soprattutto a seguito di una pandemia che ha dimostrato quanto sia fragile l’Uomo, specie se lasciato solo? E quale migliore occasione potrebbe essere la concomitanza di una ( sperata ) ripresa economica, ed imminenti elezioni in Comuni importanti, a cominciare dalla Capitale del Sud, Napoli? Invece di assistere alla pantomima di candidati, probabili ed improbabili, che, prima di avere a cuore l’interesse del Popolo, pare abbiano a cuore l’interesse primario delle alleanze per essere eletti, non ci si può sedere attorno ad un “ Tavolo “ ( se ne fanno tanti!), ed esporre concretamente ( come, quando, con che risorse, con quali priorità di interventi, ecc. ) un programma? Con i mezzi informatici a disposizione, potremmo tutti valutare già da oggi programmi e persone, e non ridurci agli ultimi 20 giorni di campagna elettorale, dove attraverso trasmissioni di TV locali o quelle “sparagnine” della TV di Stato Regionale, sentiremo che tutti vogliono “ il benessere dei cittadini” ( e ti credo!…). L’amore per la nostra Terra dell’astronauta giapponese ci fa ancora una volta capire quanto sia ambìto il nostro territorio, soprattutto dal punto di vista turistico. Tanti scopriranno, così, (forse anche molti di noi) che non esiste solo la ineguagliabile Partenope e le sue Isole. Non esistono solo i siti archeologici più importanti al mondo, come Pompei, Ercolano, Stabia. Non c’è solo la maestosa Reggia di Caserta. Nel nostro entroterra c’è una gran fetta della Civiltà antica occidentale, a cominciare dai luoghi dove i Sanniti avevano sviluppato una civiltà molto prima dei Romani; dalla “ Terra di Lavoro”, dove Capua era non solo il centro della scuola dei gladiatori, ma la capitale della “ Dodecalopoli”
(dodici città) dell’alto Casertano. Si “ scoprirà, così, che il Cilento non è soltanto il luogo del mare più bello e pulito, ma custodisce anche la memoria della civiltà presocratica con i templi di Paestum e i resti dell’antica Elea, oggi Velia, dove Zenone con il suo proverbiale “ metodo dialettico” avrebbe oggi sbugiardato tutti i politici promittenti di benessere per il Popolo.
Una volta, al Borgo di Santa Lucia, incontrai un pescatore, che conoscevo da tempo: mi domandò perché la Politica non ha capito che la Campania, da sola, potrebbe far vivere i suoi abitanti come nababbi. Gli Arabi della loro Penisola, disse, conducono un tenore di vita eccezionale, perché hanno i pozzi di petrolio più copiosi al mondo. Noi, proseguì, non abbiamo l’oro nero, ma qualcosa di più redditizio ed ecologico: il turismo di mare, di montagna, di storia, di arte, di cucina. Avremmo milioni di Italiani e Stranieri che vengono, soggiornano, spendono soldi, e…se ne vanno ringraziandoci pure! Aveva ragione da vendere, ma come potevo spiegargli il perché negli anni della “Legge speciale per il Risorgimento di Napoli”, addirittura con il Governo Giolitti del 1909 abbiamo preferito costruire un mostro come l’ex ILVA di Bagnoli, su un’area termale ed un golfo, il più bello al mondo, dove gli Imperatori Romani soggiornavano per mesi? Gli avrei dovuto dire che da sempre siamo considerati “sudditi” e non “cittadini” che sanno autodeterminarsi? E se, poi, fosse vero che i Napoletani e Campani in genere si “accontentano” delle decisioni altrui, tanto basta un sussidio o un reddito di cittadinanza?; per il resto, chi se frega? E, allora, cari Amici lettori, non lamentiamoci di questa classe politica litigiosa anche per ottenere lo scranno di Consigliere Circoscrizionale: abbiamo ciò che ci meritiamo!
^ Premessa e caratteri in grassetto a cura della Comunicazione del Comitato Scientifico