ALDO MORO:
TESTIMONIANZA DI VITA E DI ETICA POLITICA PER I MILLENNIALS NELLA SOCIETÀ DELLA GLOBALIZZAZIONE
di Antonino Giannone^
Il rapimento di Aldo Moro avvenne 43 anni fa il 16 marzo, a Roma in via Fani furono trucidati i cinque uomini della scorta. Il suo rapimento giunge al culmine di anni in cui la rinascita economica dell’Italia, dopo la II^ guerra mondiale, arrivava a compimento. Al tempo stesso le Istituzioni e il Paese erano scossi da uno dei più agguerriti terrorismi dell’Europa occidentale. Moro rimarrà prigioniero dei terroristi per 55 giorni, in via Montalcini 8, nel quartiere romano della Magliana. Dalla cosiddetta «prigione del popolo», Moro scriverà a mano ca.100 lettere e messaggi e 400 pagine di memoriale, in risposta alle domande dei suoi carcerieri. Cinquantacinque giorni dopo il sequestro, il 9 maggio 1978 le Brigate Rosse assassinavano Aldo Moro e informavano che il suo cadavere stava in un auto in via Caetani e poteva essere consegnato ai familiari e al popolo italiano!
I millennials, cioè i nati dal 1980 ad oggi, dovrebbero approfondire la storia del nostro Paese, dove hanno la cittadinanza italiana, per capire che da quella uccisione è profondamente cambiata la situazione politica del nostro Paese, come ha detto il Presidente Mattarella.
Sono cambiate le condizioni stesse della Democrazia in Italia, con il crescente aumento del potere dei rappresentanti del neo liberismo e del finanz-capitalismo, che ha utilizzato a suo vantaggio, in modo sempre più crescente una classe politica, succube, in pratica non più Politici con la P maiuscola, cioè veri protagonisti come erano stati in passato, rispettando il principio del N.O.MA. (Non Overlapping Magisteria) che ha trattato in molti scritti l’autorevole intellettuale e amico: Prof. Stefano Zamagni, Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali.
In pratica prima era la Politica che fissava gli obiettivi per il Bene Comune del Popolo che aveva votato i suoi Rappresentanti in Parlamento, l’Economia e la Finanza erano strumenti della Politica per raggiungere gli obiettivi e l’Etica era il pilastro di equilibrio del Sistema. Successivamente il Principio del N.O.MA. è stato progressivamente capovolto con l’abolizione nel 1997 della Legge Steagall Glass Act, da parte di Bill Clinton, Presidente degli Stati Uniti d’America, sotto la pressione delle Grandi Organizzazioni delle Finanza mondiale che lo avevano sostenuto nella campagna elettorale.
La Legge Steagall Glass Act, impediva alle Banche di svolgere attività speculative, che erano già in passato state vietate da parte del Presidente Franklin Delano Roosvelt, dopo la grande crisi del 1929, e vietava di stampare certificati di moneta virtuale. La conseguenza dell’abolizione di queIla Legge ha prodotto primo grande disastro economico, su scala mondiale che è noto con il nome di: bolla finanziaria 2008 con trilioni di dollari di derivati e futures, senza garanzie, nel finanziamento per privati ed enti pubblici. Molti Comuni Italiani sono stati coinvolti e milioni di Cittadini italiani sopporteranno per decenni il “debito scriteriato” che è stato contratto dagli Amministratori comunali.
Aldo Moro era tra i Politici della Ricostruzione del Paese, dopo la II^ Guerra mondiale, che, al Governo e all’opposizione, osservavano l’ammonimento educativo, ai Liberi e Forti, di Don Luigi Sturzo: “Servire la Politica e non servirsi della Politica”.
43 anni dopo, questa drammatica vicenda di Aldo Moro, continua a gravare sulla coscienza e sulla storia del nostro Paese, sia per il peso morale e politico dell’eccidio, sia per le ombre che tuttora sussistono.
Diverse sono state le Commissioni Parlamentari d’inchiesta sul Caso Moro e secondo le ultime conclusioni sarebbe emerso che Aldo Moro, per fare fronte alla crisi economica e sociale italiana, aveva concordato con il Capo dell’Opposizione, il Segretario del Partito Comunista Italiano, Enrico Berlinguer, di fare stampare alla Banca d’Italia 500 miliardi di lire di banconote da 500 lire per sostenere l’Economia con i consumi della gente comune. Il NO dei poteri finanziari d’oltre oceano fu netto e ci sarebbe stato l’avvallo della politica con la p minuscola, perché Moro, il Politico più rappresentativo della Democrazia Cristiana e del Governo Italiano, non doveva ritornare a riprendere la sua attività politica.
Non sono bastati 5 processi e il lavoro di alcune commissioni parlamentari a chiarire tutta la Verità sul rapimento e sull’assassinio di Moro, né a far luce su non pochi rilevanti aspetti dell’azione terroristica delle Brigate Rosse. Inquietanti domande relative a quel tragico episodio rimangono senza risposta, in attesa di una Verità, il «caso Moro» non si potrà ritenere chiuso, né si potrà archiviare.
Chissà se i Millennials, il Popolo italiano, tutti richiederemo di voler conoscere la Verità. Questa storia meriterebbe un esame e una ricerca di Verità da parte dei Millennials per il significato del martirio di Aldo Moro, specialmente adesso che numerosi terroristi delle Brigate Rosse avrebbero perso l’immunità di protezione in Francia, dopo la decisione del Presidente Emmanuel Macron di non considerare più valido il lodo di protezione dell’ex Presidente francese, il socialista Francois Mitterand.
È un dovere civile ed etico mantenere viva la memoria di Aldo Moro, pugliese di origine, Professore dell’Università degli Studi di Bari, Statista riconosciuto, Leader politico della Democrazia Cristiana e Servitore dello Stato.
NOI ITALIANI, SIAMO TUTTI DEBITORI E RICONOSCENTI NEI CONFRONTI DI ALDO MORO.
AD ALDO MORO, L’ITALIA INTERA DEVE TANTISSIMO.
^ Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Democrazia Cristiana.