Nella data simbolica del 25 aprile, Anniversario della Liberazione, riportiamo i commenti del Presidente della Repubblica: Sergio Mattarella, del Presidente del Consiglio Mario Draghi, della Ministra della Giustizia, Marta Cartabia e del Politico, Gianfranco Rotondi, Presidente della Fondazione Democrazia Cristiana.
Sono commenti, contraddistinti da un orientamento e un invito all’unità non formale del popolo italiano, in una fase di autentica ricostruzione, dopo l’emergenza sanitaria della pandemia del Covid19 e della grave conseguente emergenza economica e sociale .
Ci sembra che nel 2021 si respiri un’aria meno partigianamente di sinistra, a prescindere.
Dopo tanti decenni: non più i soliti commenti di circostanza di cui hanno voluto appropriarsi della Resistenza e quindi della Liberazione soltanto i socialisti e i comunisti, con i loro eredi, con un’unica vulgatio che è stata mediaticamente offerta ai giovani Millennials, dimenticando, volutamente, i partigiani Cattolici, i Popolari, i Liberali, i Preti e le Suore che non militavano politicamente nella sinistra.
A conclusione riportiamo una citazione sul 25 Aprile, illuminante per tutti ancora oggi, del grande Statista Alcide De Gasperi, che fondò la Democrazia Cristiana e guidò con competenza e saggezza politica il processo di ricostruzione dell’Italia nel dopo Guerra, amministrando con onestà e trasparenza, virtù etiche, i tanti miliardi di Dollari del piano Marshall che gli Stati Uniti d’America misero a disposìzione del popolo italiano.^
25 Aprile: Sergio Mattarella- Mario Draghi – Marta Cartabia – Gianfranco Rotondi
e una citazione di Alcide De Gasperi
Il Presidente della Repubblica° nella cerimonia dedicata alla festa della Liberazione:
“Questa data è lo spartiacque imprescindibile nella nostra storia nazionale. Ai giovani dico che quei valori ci tengono uniti”
“Il 25 aprile, patrimonio di tutti, rappresenta per gli italiani la festa civile della riconquista della libertà. E’ un serbatoio di istanze morale. Fu la vittoria dell’umanità sulla barbarie. Il giorno di un nuovo inizio, pieno di entusiasmo, portato a compimento con la Costituzione repubblicana del 1948”.
Per il Presidente “ora più che mai è necessario rimanere uniti in uno sforzo congiunto che ci permetta di rendere sempre più forti e riaffermare i valori e gli ideali che sono alla base del nostro vivere civile, quel filo conduttore che, dal Risorgimento alla Resistenza, ha portato alla rinascita dell’Italia. Nell’onorare il ricordo di quanti sono stati protagonisti della conquista della libertà e della democrazia, rivolgo ai rappresentanti delle forze armate, delle associazioni combattentistiche, d’arma e partigiane, il saluto di tutti gli italiani, riconoscenti per l’instancabile opera volta a mantenere vivi gli ideali di abnegazione, spirito di sacrificio e democrazia simboleggiati dal tricolore.
Viva la Liberazione, viva la Repubblica”.
Il Premier Mario Draghi sul 25 Aprile ha detto°°:
“Non dobbiamo rivolgerci soltanto ai giovani, ma a tutti i nostri concittadini. Perché il dovere della memoria riguarda tutti. Nessuno escluso. Assistiamo oggi, spesso sgomenti, ai segni evidenti di una progressiva perdita della memoria collettiva dei fatti della Resistenza, sui valori della quale si fondono la Repubblica e la nostra Costituzione. E a troppi revisionismi riduttivi e fuorvianti. Ecco perché questa ricorrenza non deve invecchiare, non deve subire l’usura del tempo. Nel conoscere in profondità la storia di quegli anni, del fascismo e dell’occupazione nazista, saremo più consapevoli dell’importanza dei valori repubblicani e di come sia essenziale difenderli ogni giorno. Constatiamo inoltre, con preoccupazione, l’appannarsi dei confini che la Storia ha tracciato tra democrazie e regimi autoritari, qualche volta persino tra vittime e carnefici. Vediamo crescere il fascino perverso di autocrati e persecutori delle libertà civili, soprattutto quando si tratta di alimentare pregiudizi contro le minoranze etniche e religiose». “Ma è nella ricostruzione del presente, di un presente in cui il ricordo serve a dirci quel che non vogliamo ripetere, che avviene la riconciliazione. E’ la ricostruzione basata sulla fratellanza, sulla solidarietà, sull’amore, sulla giustizia che porta alla riconciliazione». «In un momento in cui anche i musei riaprono mi auguro che molti giovani abbiano l’opportunità di visitare queste stanze°° e conoscere le storie dei combattenti per la libertà e capire fino in fondo il senso del loro sacrificio e comprendere che senza il loro coraggio non avremmo la libertà e i diritti di cui godiamo. Libertà e diritti che non sono conquistati per sempre e non sono barattabili con nulla, sono più fragili di quanto si pensi», sottolinea.
La Ministra della Giustizia, Marta Cartabia°°° ha esortato le forze politiche a ritrovare lo spirito di unità nazionale, con un appello alla “responsabilità” e un’esortazione al “realismo”:
“Rinuncino al conflitto permanente e ammainino le ‘bandierine identitarie’, come ha detto il premier”. “Abbiamo un compito storico, un’occasione irripetibile per l’Italia. E’ il Recovery Plan e “vorrei che una cosa fosse ben chiara, ai partiti e ai cittadini: insieme a quella della Pubblica Amministrazione, la riforma della Giustizia è il pilastro su cui poggia l’intero Piano nazionale di ripresa e resilienza. Se fallisce questa riforma, molto semplicemente, noi non avremo i fondi europei”.
La Giustizia ”è stata una trincea” ora, sottolinea, “deve diventare il terreno dove cercare una convergenza” per “il bene delle future generazioni”.
Gianfranco Rotondi, Presidente della Fondazione Democrazia Cristiana °°°°
“Oggi 25 Aprile celebriamo l’ anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo.
Con tutti i caduti della guerra civile italiana vogliamo ricordare il contributo dei cattolici alla Resistenza: da Teresio Olivelli, “ribelle per amore”, ai nostri dirigenti democratici cristiani, resistenti: Emilio Taviani, Mario Ferrari Aggradi, Benigno Zaccagnini, Albertino Marcora, Carlo Donat Cattin, la staffetta partigiana Tina Anselmi, Eugenio Gatto, Alfeo Zanini, Vito Orcalli, Domenico Sartor, Gavino Sabbadin, Mario Toros, e insieme a loro, Enrico Mattei che assunse il ruolo di tesoriere del CLNAI.
Con loro centinaia di laici, donne e uomini, sacerdoti e suore seppero concorrere generosamente alla lotta per la giustizia e la libertà. Buon XXV Aprile!
Alcide De Gasperi, molti decenni fa, nel 1947, commentava con queste parole illuminanti di valori etici che sono assolutamente attuali per ii giovani Millennials negli anni duemila°°°°°:
“Le virtù della resistenza devono essere anche le virtù di oggi: spirito di abnegazione, fermezza di propositi, solidarietà di intenti. Vi è oggi un dovere di resistenza civile che non è meno necessario di quello della resistenza contro l’oppressione.
Bisogna resistere contro la demagogia della vita facile e frasaiola, come contro le tentazioni delle speculazioni, dello sperpero e dell’egoismo brutale. Ispirandosi alla resistenza che unì due anni fa tutte le classi e tutti i partiti, bisogna oggi resistere contro la sfiducia e lo scoramento, bisogna battersi insieme contro le difficoltà economiche, di oggi e di domani”. (Alcide De Gasperi nel 1947).
°Al Quirinale, il Presidente Sergio Mattarella, nella cerimonia del giorno della Liberazione dal nazifascismo, in un discorso rivolto anche ai giovani, ai quali ha ricordato il valore civile della memoria.
°° Mario Draghi, sceglie parole chiare e dal profondo significato politico nell’anniversario del 25 aprile 1945. Lo fa parlando da un luogo simbolo dell’occupazione nazifascista, il museo della Liberazione di via Tasso a Roma.
°°° Marta Cartabia, in un’intervista a Massimo Giannini, Direttore de ‘La Stampa’ (da www.lastampa.it)
°°°° Gianfranco Rotondi in un post su Facebook .
°°°°°Commemorazione del 8 Agosto 2020, Fondazione Trentina Alcide De Gasperi (www.degasperitn.it), istituita nel 2007 dalla Provincia autonoma di Trento e dall’Istituto Luigi Sturzo di Roma.
^ A cura della Comunicazione del Comitato Scientifico della Fondazione Democrazia Cristiana.