Abbiamo piacere nel riportare l’articolo dell’Amico Gen. Franco Bianco, ex Consigliere Regionale della Campania e Assessore al Personale del Comune di Napoli, che è stato pubblicato dal giornale Roma (17/Novembre) e che abbiamo leggermente “risettato”, intitolandolo, con l’autorizzazione dell’Autore: “Napoli e Regione Campania: scontro dannoso tra Rappresentanti Istituzionali”.
L’Autore che è Membro del Comitato Scientifico della Fondazione Democrazia Cristiana, evidenzia lo scontro che, in questo tempo di emergenza sanitaria Covid19 e di grave emergenza economica, si manifesta pubblicamente tra i Rappresentanti istituzionali: Vincenzo De Luca, Governatore della Regione Campania e Luigi De Magistris, Sindaco di Napoli.
Aggiungiamo che questo scontro si aggiunge ad altri forti “scollamenti” tra il Governo giallo-rosso di Giuseppe Conte e le Regioni con gravi ripercussioni sui cittadini e sui loro stessi comportamenti e reazioni pubbliche. ^
“Napoli e Regione Campania: scontro dannoso tra Rappresentanti Istituzionali”.
Bianco scrive: “L’argomento principale è la grave pandemia del Covid19 che ci tormenta da inizio anno, con la presunta “ pausa” estiva. Non sta a me occuparmene, perché assolutamente incapace sul piano scientifico e programmatorio. Da normale cittadino, tuttavia, avendo anche una discreta cultura professionale e politica, non posso fare a meno di indignarmi per quel che sta accadendo nella nostra Regione, dove l’annosa antipatia tra le massime Istituzioni Locali, come il Sindaco di Napoli De Magistris, e il Governatore De Luca, non si arresta nemmeno di fronte alla tragedia che stiamo affrontando. La nostra Regione, che per poche migliaia di abitanti in meno ( 50.000), è la terza d’Italia ( 5.840.00 abitanti ), dopo la Lombardia ( 10 milioni ) e il Lazio ( 5.890.000 ), ha una caratteristica, comune solo a poche altre Regioni, come il Lazio, appunto, la Lombardia, il Piemonte, la Sicilia : le rispettive città capoluogo di Regione sono vere metropoli e la loro Provincia accolgono più della metà degli stessi cittadini regionali. Senza voler fare alcuna discriminazione, è evidente che un’area metropolitana, come quella di Milano, di Roma, di Torino, Palermo, e, ovviamente Napoli, dove, a fronte di circa 6 milioni di abitanti complessivi della Regione, 3 milioni e mezzo sono concentrati nell’area della Metropoli, una volta chiamata Napoli e Provincia è “assorbente”. Diventa, quindi, quasi naturale che tra il Presidente di queste Regioni e i Sindaci di aree metropolitane così vaste, si “ innesti “ una sana competizione, anche sull’aspetto della cosiddetta “ visibilità” esterna. Napoli, però, è Napoli ! Basta andare in giro per il mondo per sentirsi dire, alla domanda da dove vieni, e rispondi che sei Campano : “ ah, Napoletano!”, ti vien detto. In alcune città estere addirittura si viene appellati “ Napoletani”, per il solo fatto di essere Meridionali ! Non v’è dubbio, infatti, che Napoli per la sua millenaria storia, per l’arte, la bellezza naturale, e per essere stata capitale di un grande Regno, ed ancora per le sue celeberrime canzoni, ha una “ vis attractiva” superiore a tutte le altre città e la Regione stessa. Ed è anche per questo che i mass-media sono più attenti alle continue diatribe tra il Sindaco di Napoli e il Governatore della Regione, rispetto ad altre Regioni, dove la città capoluogo non “ fa notizia” , se il Sindaco della città stessa litiga con il Presidente della rispettiva Regione ! Oggi, però, non sfugge a nessuno, tranne che ai due “contendenti” la necessità di dialogare, in particolare modo, poi, in circostanze, come la nostra, dove il principio della “ leale collaborazione” tra gli Organi Istituzionali Nazionali e Territoriali, previsto dall’art. 120 della Costituzione, non dovrebbe nemmeno essere invocato, data la drammaticità della situazione! Purtroppo, la realtà è molto diversa da noi: l’antipatia, addirittura l’avversione tra De Magistris e De Luca, hanno inevitabilmente un riflesso su tutto l’apparato che dovrebbe far funzionare la “ macchina” delle rispettive realtà istituzionali, per rendere un minimo di servizio ai cittadini inermi!
L’egoismo sfrenato cui assistiamo da tempo, maggiormente acuitosi in questi giorni, in cui ci si interessa più per lo “sport nazionale” dello scaricabarile (altro che calcio !), piuttosto che trovare soluzioni, con sforzi comuni alle tragedie che avvengono nei pronto-soccorsi dei nostri Ospedali, all’abbandono totale di chi è solo, alla disorganizzazione della medicina di base, ai nuovi disoccupati, i più silenziosi di tutti, rispetto a quelli “ storici “ , che , magari , per la loro “ ammuina” otterranno qualcosa, non ha sosta!
Nell’Antico Testamento, nel libro dell’ “ Ecclesiaste” vengono enumerate 21 “occasioni” in cui verrà il tempo per discutere, come in tempi moderni hanno magistralmente ripreso i grandi poeti Pablo Neruda e Paulo Coelho; ricorderete, infatti, la famosa frase
“C’è il tempo di nascere e il tempo per morire”, e così via per altre 20 circostanze che hanno bisogno del loro tempo per essere analizzate. Oggi, non c’è tempo di domandare al Presidente De Luca dov’è la Sanità promessa come “avanguardia in Europa”!
Così come non c’è tempo di domandare al Sindaco De Magistris dov’è la Napoli annunciata nel luglio 2017 che doveva diventare “la capitale mondiale dell’efficienza nei trasporti“ !
E molte, moltissime altre domande dovremo rivolgere ai due “ dioscuri” nostrani. Oggi, però, non “ c’è tempo” !
Oggi è l’ultima occasione per unire le forze residue di tutte le Istituzioni per aiutarsi e a vicenda, coinvolgendo tutti in una lunga catena umana di azioni responsabili, onde uscire dalle terribili sabbie mobili che ci stanno ingoiando.
Verrà il tempo in cui, “ cari” “ rappresentanti del Popolo”, dovrete rendere il conto del vostro operato!”
^Redazione Comitato Scientifico Fondazione Democrazia Cristiana