Pubblichiamo in anteprima l’Introduzione al Progetto Salute del Gruppo di Lavoro del Comitato Scientifico della Fondazione Democrazia Cristiana che sarà presentato durante il Programma dei lavori del Convegno di Saint Vincent ^ che si svolgerà nei giorni 9-11 c.m.
Si tratta di un Progetto in Work in Progress che sarà successivamente discusso con altre organizzazioni e istituzioni che operano nel Sistema Sanitario Nazionale (SSN) ospedaliero, territoriale e socio sanitario.
Introduzione al Progetto Salute del Gruppo di Lavoro del Comitato Scientifico della Fondazione Democrazia Cristiana*
La Salute è per noi uno “stato psico-fisico “sociale” finalizzato a mantenere la qualità della vita per tutta la sua durata”.
La Sanità è la risposta dei sistemi di prevenzione e cura organizzata a questa necessità secondo principi di equo diritto e fruizione per ogni età e ceto sociale.
Del resto la nostra Costituzione attraverso gli articoli 2 e 32 ribadisce il diritto “alla salute dell’individuo anche come interesse della collettività a cui lo stesso appartiene, e garantisce cure gratuite agli indigenti.”.
L’uomo tuttavia non ha solo un diritto alla salute ma un “dovere” per il mantenimento del suo stato di salute, come monade facente parte della collettività.
I recenti avvenimenti pandemici relativi alla diffusione del Sars-Covid 2 hanno messo ben in luce questo diritto e questo dovere, rispetto al cittadino ed alla comunità a cui esso appartiene.
Del resto se ci soffermiamo ad analizzare la definizione di “Salute” vediamo che è per noi uno “stato psico-fisico “sociale” finalizzato a mantenere la qualità della vita per tutta la sua durata” e la “Sanità” è la risposta dei sistemi di prevenzione e cura organizzata secondo principi di Universalità, Uguaglianza, ed Equità.
Il Sistema Sanitario Nazionale (SSN), pubblico e privato accreditato, pilastro indispensabile del nostro paese, è in sofferenza da anni a causa dei vincoli monetari e della scarsità di risorse rispetto ai livelli desiderati; di volta in volta indicati dai livelli politici, dalle associazioni, ecc. ma mai raggiunti. È per questo che il dibattito sull’adeguatezza o l’efficienza del nostro SSN é costante e non risolto, proprio perché deve rispondere in materia puntuale alla tensione fra queste due esigenze.
L’offerta sanitaria, a tutti i livelli (prevenzione, medicina territoriale, rete ospedaliera, ecc.), è pensata, organizzata e gestita, dal punto di vista “produttivo”, centrato, cioè, sulla disponibilità di servizi e quindi sulle difficoltà di adeguare la macchina dell’offerta alle diverse esigenze di salute: diverse per il momento della vita in cui si manifestano, per gravità, per caratteristiche socio demografiche.
Partendo da queste riflessioni il Gruppo di Lavoro: Salute e Sanità del Comitato Scientifico della Fondazione DC ha rovesciato l’abituale lettura del sistema mettendo al centro dell’organizzazione del sistema Sanità l’uomo e le sue differenti esigenze di salute, relative alle diverse fasi della vita, per costruire un modello di Sanità equilibrato ed efficiente , proporzionato alle diverse fasi sia in termini di prevenzione che di trattamento e catalogabile in misure Qaly definite, cioè l’unità di misura impiegata nell’analisi costi utilità insieme alla durata della vita.
Proposta:
- – Rileggere il SSN partendo dalla “domanda” di Salute
- – Ribaltare il paradigma mettendo al centro l’”uomo”, la Persona, in tutta la sua dimensione fisica, psicologica e sociale e costruire le “sue” esigenze di salute “individuale” nelle diverse fasi della sua vita: Concepimento, Nascita e Prima Infanzia, Adolescenza e Sviluppo, Età fertile e Maturità, Menopausa e Andropausa, Terza e Quarta Età.
- – Descrivere le esigenze di salute anche con riferimento alla “collettività” in cui l’uomo vive: la famiglia, il luogo di lavoro, la collettività (borgo, paese, città, metropoli, nazione) per ricavarne le costanti.
- – Ribadire che non c’è solo un “diritto” alla salute ma anche un “dovere” della persona, in tutte le età a proteggere e mantenere lo stato di Salute con cui è venuto al mondo.
Modalità
Evidenziare quanto della domanda di salute possa essere “ridotta o limitata” dai comportamenti individuali o collettivi legati alla prevenzione individuale, inserita e vissuta in tutti i programmi scolastici di ogni ordine e grado.
L’età cambia e con essa i comportamenti individuali, e collettivi (alimentazione, abuso di alcool, droghe, Malattie a Trasmissione Sessuale (MTS) ecc.).
Si guardi al “mercato” della domanda e non alla sola offerta.
Misurare e colmare il gap tra domanda/esigenza di salute e offerta del SSN sia a livello di programmazione centrale che a livello di erogazione regionale.
La Costituzione della Repubblica riconosce ai cittadini il “diritto” alla Salute e tutta la macchina organizzativa del SSN si dispone per soddisfarlo. I principali indicatori oggettivi del “diritto alla salute ” sono i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) che in pratica sono l’impegno che il Governo deve garantire a tutti i cittadini, attuando il principio della convergenza fra i bisogni e le risorse a disposizione dei vari servizi Regional
Ma l’individuo nasce normalmente sano e ha tutto l’interesse a mantenersi sano attraverso comportamenti virtuosi, che andrebbero incentivati.
Risulta pertanto riduttivo confinare l’erogazione e la fruizione della Sanità solo su modelli rigidi come i LEA, sarebbe come confinare la botanica alla tipologia di foglie, senza analizzare le piante da cui derivano.
Compito del Comitato Scientifico della Fondazione Dc è spiegare le relazioni tra i valori importanti, studiarle e fornirle alla Politica, perché nelle proposte di legge si giunga ad un valore economico ponderato, non quantificato solo a tavolino nel presente, ma sulla esigenza della Persona.
I valori dipendono non solo dai diversi contesti, ma anche dai soggetti che si presentano nelle diverse situazioni.
Non è facile per il politico e il legislatore aggregare questi sistemi di valori che si presentano contemporaneamente e che spesso non sono nemmeno commensurabili tra loro e quindi serve arrivare a compromessi e, sebbene una vera commensurabilità non sarà mai raggiunta, è necessario cercare di porre sullo stesso piano e confrontare fenomeni simili. In caso di difficoltà economiche se ne riduce l’ampiezza, ma non la fruizione.
In questa prospettiva, l’Articolato del Progetto si sta sviluppando in un Work in Progress nel GdL e sarà oggetto di confronto con altre autorevoli organizzazioni e istituzioni sanitarie allo scopo di offrire una proposta concreta per il miglioramento dell’assistenza ospedaliera e socio- sanitaria, con i prossimi interventi previsti con il Recovery Plan ovvero con il MES (Meccanismo Europeo di Stabilità) se quest’ultimo strumento di finanziamento sarà scelto dal Governo di Giuseppe Conte e dal Parlamento.
^ Il Prof. Antonino Giannone, Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Dc presenterà il C.S. e, con il Dr. Carlo Pampari, alcune anticipazioni del Progetto Salute.
* Contributo del Gruppo di Lavoro Sanità e Salute del Comitato Scientifico della Fondazione Dc: Coordinatore, Dr. Carlo Pampari, già D.G. di Aziende Ospedaliere pubbliche.