Gent.mo Direttore,
si avvicina, ormai, la fatidica data del 20 settembre, con la coda della mattinata del 21, per la votazione in alcune Regioni, tra cui la nostra. Sino a poco tempo fa la concomitanza della votazione anche con il referendum confermativo sul taglio dei Parlamentari era quasi sconosciuta, mentre da alcuni giorni, invece, è tornata alla ribalta prepotentemente. I mass-media, specie televisivi, dedicano intere trasmissioni a questo evento, trascurando quasi le elezioni in alcune Regioni. In questi ultimi giorni, infatti, si è invertita la rotta dell’attenzione e si sta premendo più sul risultato del referendum, che su quello regionale, quasi che l’attuale maggioranza si voglia misurare solo su questo, e non anche sulla possibile sconfitta in alcune Regioni attualmente rette da Presidenti di Sinistra. Il Suo giornale non da oggi, correttamente, ha riportato autorevoli pareri sulla portata della legge “ taglia-parlamentari”, quando gli altri davano risalto solo alle elezioni Regionali, lasciando il Popolo in balia della “feroce” avversione verso la “ Casta” . Aspettare, quindi, l’esito di un Referendum già scontato, per cantare vittoria mi sa tanto di demagogia e della solita cortina fumogena che una nave in pericolo (Governo) procura per non essere colpita!
Non voglio soffermarmi sulle argomentazioni fornite da illustri Costituzionalisti, per dire dell’aberrazione di una legge costituzionale che si limita al solo taglio dei Parlamentari (l’alibi di una nuova legge elettorale è solo per chi crede ancora alla cicogna: esso deve fornire, invece, la motivazione al PD verso i suoi elettori perché si deve votare SI).
Mi permetto solo, Direttore, di sfatare un mito che i proponenti della legge hanno portato sempre ad esempio, per affermare la nostra esorbitante rappresentanza parlamentare, rispetto al resto d’Europa.
Attualmente, in Italia ci sono 945 Parlamentari, tra Deputati e Senatori; ossia, un Parlamentare ogni 63 mila abitanti.
In Inghilterra sono 1426, uno ogni 46 mila abitanti. In Spagna 615, uno ogni 76 mila abitanti. In Francia 925, uno ogni 70 mila abitanti.
Con il taglio previsto dalla legge, saremo rappresentati da 600 Parlamentari in tutto, uno ogni 100 mila abitanti! Ultimi in Europa per
E nessuno ha detto che il paragone è anche improponibile con alcune Nazioni (vedi la Francia) dove esiste una Repubblica semi presidenziale con l’elezione diretta del Presidente della Repubblica che ha compiti esecutivi! O la Spagna e l’Inghilterra, dove il Parlamento svolge un ruolo diverso dal nostro, essendo in quei paesi ancora viva la Monarchia.
I nostri illustri Padri Costitue
Ho rabbrividito giorni fa, quando ho ascoltato un esponente dei 5 Stelle affermare, a parte l’ingannevole risparmio di soldi che ormai si è dimostrato non esiste, perché tutti gli Organismi collaterali continueranno ad esistere e gravare pesantemente sul bilancio pubblico, che il taglio dei Parlamentari è “ cosa buona e giusta”, anche perché con meno Deputati e Senatori le leggi si approvano più in fretta! Di questo passo, allora, aboliamo proprio il Parlamento, come vaticinavano Grillo e Casaleggio!
Del resto, con i continui voti di fiducia il ruolo del Parlamentare è oggi ridotto ad una mera presenza fisica!
Anche Mussolini e Alfredo Rocco (il Ministro della Giustizia di allora) nel 1928 ridussero i Parlamentari a 400 (poi nel 39 fu abolito proprio l’Organo!).
Coincidenza? Mah! Certo, con l’approvazione del Referendum saremo sulla “ buona strada”.
Io voterò un NO netto, fossi anche l’ultimo dei Mohicani!
^ A cura dell’Ufficio Stampa del Comitato Scientifico della Fondazione Democrazia Cristiana