IL RUOLO NELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA E GLI INCARICHI DI GOVERNO:
Sullo fu uno delle personalità più importanti della Democrazia Cristiana non solo in Irpinia, ma anche sul piano nazionale, poiché contribuì all’affermazione del partito nell’immediato secondo dopoguerra. Considerato uno dei capi storici della sinistra democristiana, fu sottosegretario alla Difesa nel governo Scelba (1954-1955) e all’Industria e commercio nel I° governo Segni (1955-1957) e nel governo Zoli (1957-1958). Sottosegretario alle Partecipazioni statali nel II governo Fanfani (1958-1959) e nel II governo Segni (1959-1960). Nell’arco di questo lungo impegno parlamentare ottenne diversi ulteriori incarichi di Governo: Il 25 marzo 1960 fu nominato Ministro dei Trasporti nel governo Tambroni, ma l’11 aprile decise di dimettersi insieme ad altri due ministri (i colleghi Pastore e Bo), dal momento che il governo aveva ottenuto la fiducia solo grazie all’apporto determinante dei voti del Movimento Sociale Italiano.
Fu Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale nel III° governo Fanfani (1960-1962) e il Ministro dei Lavori Pubblici nel IV° governo Fanfani (1962-1963) e nel I Governo Leone (1963). L’impegno che gli diede maggiore visibilità fu proprio la titolarità del dicastero dei Lavori pubblici. Fu infatti promotore di una proposta di riforma urbanistica molto avanzata. Quella proposta fu però sconfessata, nel 1963, dalla Segreteria nazionale della Dc e fu travolta dalla crisi di governo del giugno di quell’anno, caratterizzata dallo scandalo procurato dal piano Solo. In realtà, il pretesto per insabbiare il disegno di legge fu trovato nell’iniziativa di una sua presentazione al Cnel per la richiesta di un parere. La stessa ostilità si ripropose nel 1968, quando il suo partito non ne sostenne l’azione da ministro della Pubblica istruzione. Ancora una volta Sullo rassegnò le dimissioni, e prese il via anche il rapporto conflittuale con Ciriaco De Mita che, marito della sua segretaria, fu sospettato di avergli sottratto la base di consenso in Irpinia.
IL PROGETTO DELLA RIFORMA URBANISTICA:
Nel giugno 1962, in carica come Ministro dei Lavori pubblici, con un apposito decreto-legge consentì l’adozione del piano regolatore di Roma che il commissario straordinario Francesco Diana del Comune si era rifiutato di firmare. Fin dal suo insediamento al ministero di Porta Pia, Sullo aveva seguito in prima persona i lavori del nuovo strumento urbanistico della Capitale, nominando un comitato di cinque consulenti esterni (Mario Fiorentino, Piero Maria Lugli, Vincenzo Passarelli, Luigi Piccinato e Michele Valori) incaricato di collaborare con gli uffici comunali nella predisposizione del piano regolatore che sarà adottato dal consiglio comunale il 18 dicembre 1962 e approvato dal governo il 16 dicembre 1965.
Durante la gestione Sullo del ministero dei Lavori pubblici fu approvata la legge 18 aprile 1962, n. 167 che introdusse alcune novità nel campo dell’edilizia economico-popolare. Ma Sullo non riuscì di condurre in porto la riforma urbanistica in Italia, soprattutto per l’opposizione del suo stesso partito: su Il Popolo di qualche giorno prima era apparsa una nota della segreteria DC che prendeva le distanze dal suo progetto di riforma. Contro di lui sarà scatenata una campagna diffamatoria di inusitata violenza, specie da parte de Il Borghese, alimentata da elementi legati alla grossa proprietà fondiaria.
LE RIFORME NEL CAMPO DELL’ISTRUZIONE:
Ritornò al governo nel 1968, come Ministro della Pubblica Istruzione nel primo governo Rumor, ma si dimise dopo pochi mesi. Non disponendo di tempi tecnici per poter portare a compimento una riforma dell’istruzione secondaria e di quella universitaria, riuscì ad adottare alcuni provvedimenti settoriali (nuovo esame di maturità, moltiplicazione delle sessioni di esame, possibilità di adottare dei piani di studio individuali, diritto di assemblea studentesca nelle scuole superiori, eccetera), in parte rimasti tuttora in vigore. Durante il suo mandato al dicastero dell’istruzione emanò il decreto ministeriale 20 gennaio 1969 che soppresse, a decorrere dall’anno scolastico 1968/1969, l’esame di ammissione per il passaggio dalla V^ classe ginnasiale alla I^ classe del liceo classico.
Fu infine Ministro per il coordinamento delle iniziative per la Ricerca Scientifica e Tecnologica nel I° Governo Andreotti (1972) e Ministro per gli affari regionali nel II° governo Andreotti (1972-1973).
IL CONSORZIO AGRICOLO ALTO CALORE E L’AUTOSTRADA A 16:
Le opere che ha lasciato hanno dato all’Irpinia una dimensione adeguata sul piano dello sviluppo: come l’istituzione del consorzio idrico Alto Calore (sebbene un consorzio idrico interprovinciale nacque molti anni prima ad opera del prefetto Tamburini e dell’avv. Vincenzo Bruni, all’epoca podestà del comune di Montella, e all’atto della fine del secondo conflitto mondiale la rete idrica serviva da tempo i comuni consorziati) così come l’impegno per l’Autostrada A16, per la quale Sullo durante il suo mandato al Ministero dei lavori pubblici riuscì ad imporre ai progettisti che il tracciato passasse per Avellino, per collegare l’Irpinia a Napoli in modo più rapido.
Ufficio Stampa Comitato Scientifico Fondazione DC