La Fondazione Democrazia Cristiana e la Civiltà dell’Amore, su iniziativa del Presidente del Comitato Scientifico, Prof. Antonio Giannone, hanno dato vita ieri ad un seminario via web dal titolo quanto mai suggestivo e, soprattutto, attuale: Diritto dei genitori alla libertà di educazione. La presentazione del tema era affidata alla Senatrice Paola Binetti, con un contributo dei partecipanti particolarmente qualificato. I passaggi chiave scanditi durante il dibattito sono risultati sostanzialmente quattro. In primo luogo, -ha ricordato l’onorevole Giuseppe Gargani, Presidente della Federazione Popolare e dei Democristiani- si tratta di non dimenticare che il diritto dei genitori alla libertà di scelta educativa per i propri figli è un diritto di ordine naturale e di rango costituzionale. Art. 30: E` dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli… In secondo luogo, la nostra Costituzione afferma all’art. 33 che “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento…. Sono due premesse da cui scaturiscono per lo stato doveri coerenti, come ad esempio garantire ai ragazzi che il loro diritto ad apprendere sia adeguatamente tutelato, dovunque i genitori decidano di inviarli a studiare, comprese le scuole paritarie. Un diritto è tale solo se è realmente esigibile.
E’ intervenuta Suor Anna Monia Alfieri, ponendo la gravità della situazione delle scuole paritarie, di cui almeno un 30% potrebbe chiudere e sono proprio quelle che si fanno carico delle classi sociali più modeste. L’attuale Presidente della Corte Costituzionale, Marta Cartabia, parla di Diritti in azione, ossia di diritti di cui si possa chiedere conto del loro soddisfacimento. Con queste premesse stiamo assistendo però come in questo governo la gestione della scuola sia tra le più confuse e pasticciate che si siano mai viste nella storia della repubblica, nell’arco degli ultimi 75 anni. Le contraddizioni con cui la Ministra Azzolina sta trattando la questione scuola è decisamente aberrante e lascia spiazzate non solo le famiglie, ma anche tutto il corpo docente: è di oggi la notizia che le lezioni non riprenderanno il primo settembre, ma probabilmente alla fine del mese. Sono intervenuti la professoressa Monica Amari Staglieno e il Dr. Carlo Pampari che hanno sottolineato, la prima l’importanza dei diritti culturali e il secondo la necessità che le scuole garantiscano formazione di qualità alle nuove generazioni, se si vuole assicurare un concreto volano di sviluppo al paese.
Giovanna Sorbelli, Presidente del Movimento Eudonna, a nome di tante donne madri e lavoratrici, ha sottolineato la necessità di un’iniziativa Popolare per accrescere la sensibilizzazione nel Paese sugli effetti devastanti della chiusura delle scuole paritetiche. Giuseppe Rotunno, Presidente di Civilta’ dell’Amore, ha messo in evidenza come ancora una volta rimbalza sulla pelle degli italiani il conflitto dichiarato tra governo centrale e regioni, così come l’intrinseca incapacità a coordinare iniziative che comunque sono in carico ai diversi membri del governo; ha sottolineato l’esigenza di riuscire a parificare la quota scolastica tra pubblico e privato, come avviene per il ticket degli ospedali che è uguale per tutti i Cittadini. Ma, aggiungiamo, quando scatterà l’ora X?
“Ormai è tutto riaperto: compresi i tornei di calcetto, le palestre, i cinema, i viaggi aerei con voli pieni e cambio di mascherina ogni 4 ore. Solo le scuole sono penalizzate, solo per le giovani generazioni non c’è speranza di un futuro chiaro, esigente, ma competente. Dateci almeno due risposte essenziali: quando ricomincerà la scuola e dove potranno andare a scuola i ragazzi. Spazio e tempo come categoria basilari dell’esperienza”. Così ha concluso la senatrice Paola Binetti che ha voluto mettere in risalto come sia necessario mantenere alto il piano dei valori e delle aspirazioni culturali dei giovani, ma proprio per questo è necessario che il governo offra loro coordinate chiare sul cosa si farà, come e dove, quando e perché. Il Prof. Antonino Giannone, Presidente del Comitato Scientifico, ha sottolineato che i giovani hanno diritto a sapere come si sta ipotecando il loro futuro e i genitori hanno il dovere di compiere il massimo sforzo possibile per assicurare loro un pieno sviluppo delle loro capacità e dei loro talenti, scegliendo per loro e con loro le migliori opportunità possibili. Ha concluso con questa citazione di Piero Calamandrei: Trasformare i sudditi in cittadini è miracolo che solo la scuola può compiere.
Ufficio Stampa Comitato Scientifico Fondazione DC